Discorso Programmatico
lunedì, 20 Luglio 2020

Cari amici

Inizia un altro anno rotariano insieme nel quale con grande entusiasmo e passione mi onoro, grazie alla vostra fiducia, di essere investito della carica di Presidente del club.

Quando entrai nel club, il 17 maggio 2012, il mio primo desiderio fu quello di comprendere meglio quello che stavo facendo, ed proprio in quello stesso anno, a pochi mesi dal mio ingresso, mi trovavo negli Stati Uniti ed andai con la mia famiglia ad Evaston, Chicago, Illinois, proprio al civico 1560 di Sherman Avenue; mi presentai al desk delle portineria, senza prenotare, dicendo semplicemente ‘’sono un rotariano italiano del club Rapallo Tigullio’’ e lì si aprì un mondo, la facilità, la semplicità e l’amicizia con la quale fui accolto fu travolgente: in soli 10 minuti dal mio arrivo, conobbi l’allora presidente internazionale, il giapponese Sukuji Tanaka e l’incoming president internazionale l’avvocato americano Ron Burton; fui avvolto da un rispettoso affetto che caratterizza tutt’oggi il mio senso di appartenenza al Rotary.

La facilità con cui si può condividere i rapporti umani partendo immediatamente con il “tu” è incredibile ed è proprio da qual momento che ho vissuto il Rotary ogni volta che mi sono trovato in Italia o all’estero, sviluppando nuove amicizie e facendo nuove esperienze.

La guida del club ha un valore importante nella vita di un socio ed è proprio dal carattere e dalla formazione culturale e professionale insita in ognuno di noi che si evince l’imprinting dell’anno rotariano che si andrà a vivere insieme.

La mia formazione, di “pratica estrazione tecnica”, mi accompagna da quasi trent’anni nell’attività di geometra libero professionista, ed è per questo che mi sento di “snellire” le procedure che vedono nella creazione del tavolo di presidenza, quel formale distacco dettato da rituali, seppur di assoluto rispetto, che non rispecchiano il mio modo di vivere il Rotary.

Il presidente è un socio come gli altri che ha il compito di farsi da portavoce di ognuno di noi e che manifesti la collegiale o quantomeno la maggioranza delle volontà dei convenuti.

È il club che fa il presidente, ed è solo il club, attraverso i suoi soci, che lo arricchiscono di spunti e di idee da sviluppare e realizzare.

Con questi preziosi input, il presidente “timona la barca “ nell’anno rotariano che lo vede protagonista.

Per questo motivo ho il desiderio di provare a cambiare, di proporre un nuovo modo di riunirci, dove, di serata in serata, avrò il piacere di sedermi nei tavoli con voi, per comprendere, acquisire i vostri pensieri e sviluppare le vostre idee.

Quante volte  a qualcuno di voi è venuta un’idea?,  ha un relatore da presentare?, oppure vorrebbe raccontare qualcosa che ha vissuto?, oppure andare a vedere qualcosa di particolarmente interessante da condividere insieme? e poi…? O per inerzia o per altre ragioni, lascia correre le proprie motivazioni.

Solo parlandoci possiamo mettere in atto una proficua ed interessante vita di club; io ho alcune idee che vedono giornate alternative insieme, una domenica, un weekend, un viaggio, tutte idee da approfondire, sviluppare ed affinare insieme.

Parliamo adesso di Rotary International e vediamo cosa dice il motto di quest’ anno 2020/2021; Il presidente internazionale Holger Knaack tedesco di  Ratzeburg (città di 14.000 abitanti ad est di Amburgo)afferma: “il rotary crea opportunità”.

Il Rotary crea opportunità, esorta i Rotariani a creare opportunità volte a rafforzare la loro leadership, ad aiutare a mettere in pratica le idee di service e migliorare la vita dei bisognosi.

Noi come creiamo le nostre opportunità?

Ho letto una cosa molto interessante che può dare spunto a quello che sposa il mio pensiero; esiste un motto tra i rotaractiani tedeschi che dice “incontrarsi all’altezza degli occhi” che vuol dire che siamo tutti uguali ed abbiamo gli tutti stessi mezzi”

Ma allora come mettiamo in pratica i “nostri stessi mezzi” nella vita di club?

Per dare una risposta concreta, il mio pensiero va a un test che, nel lontano 1932, un rotariano di nome Taylor ideò per mettere in sesto un’azienda di produzione di alluminio sull’orlo del fallimento a causa di enormi difficoltà finanziarie; il Rotary adottò poi questo test nel 1943 traducendolo in 100 lingue diverse.

La propria etica e la determinazione portarono Taylor a diventare presidente del Rotary international nel 1955.

Ecco il test delle quattro domande:

Cio’ che dico penso o faccio:

  1. Risponde a verità?
  2. È giusto per tutti gli interessati?
  3. Promuove buona volontà e migliori rapporti di amicizia?
  4. Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?

Le quattro semplici domande, a mio modo di pensare e senza avere la pretesa di insegnare niente a nessuno, racchiudono al proprio interno la chiave di lettura giusta per vivere una vita di club attiva.

Lascio appositamente un labaro, che dono personalmente al club e che terrò esposto per tutto l’anno ad ogni incontro, silenzioso ma presente. Ognuno di noi, ogni tanto potrà scorrerlo con i propri occhi e chissà rifletterci e trovare nuovi stimoli.

Entusiasmo, amicizia e senso di appartenenza fanno di ognuno di noi un grande uomo ed un grande rotariano.

I valori che si hanno dentro, vanno condivisi e messi in pratica, sempre ed in ogni occasione, questo rende autentico ognuno di noi; è puntuale ed efficace il nostro presidente internazionale Knaack quando afferma che un “leader interessante” è una persona simpatica e divertente ma tremendamente seria quando si tratta di certi aspetti.

Parliamo dei progetti, stiamo attraversando un periodo molto difficile, ma questo ci deve dare ancora più forza per sviluppare idee ed agire.

Al momento dell’editazione di questa missiva sono già stati avviati i primi due service distrettuali. Gli altri, come si suol dire “sono in cantiere”; vediamoli:

1) R.O.S.I. Rotary Open Social Inclusion

Acquisizione di attrezzature informatiche per un centro polifunzionale “Oratorio Incontragiovani” Attraverso un percorso di formazione-azione-riflessione sulle nuove forme di aggregazione sociale e di sviluppo di reti di comunità di sostegno; poi (ma già sin da subito), quelle stesse attrezzature diverranno veicolo di formazione ed informazione per i destinatari finali, ovvero le famiglie fragili e disagiate che potranno così essere accompagnate in un percorso di inclusione, integrazione e valorizzazione per loro stessi e la comunità in cui vivono.

 

2) LET IT PASS – LASCIAR PASSARE (Service Inter-Club)

Il Progetto rientra nell’ambito delle iniziative – volte a fronteggiare la situazione di emergenza dovuta al Covid 19 – disciplinate dall’Integrazione al Regolamento di assegnazione delle Sovvenzioni Distrettuali 2020/21. Il titolo: “let it pass” dall’inglese “fatelo passare” – “lascia che passi”, identifica l’azione diretta volta a dare la precedenza a chi ha maggior bisogno. Quando comprendiamo il reale stato di necessità in cui si trovano altre persone, “lasciarli passare” e aiutarli a soddisfare i loro bisogni primari è il minimo che possiamo fare, in qualità di esseri umani e rotariani quali siamo.

Il progetto prevede l’acquisto di buoni spesa di taglio variabile (in modo da poter rispondere alle diverse esigenze) emessi in formato tessere personalizzate con il logo del rotary, non spendibili in beni voluttuari o alcoolici. Le tessere saranno distribuite sulla base della sperimentata conoscenza delle diverse situazioni locali.

 

3) FONDAZIONE GIOVANNI RAFFO DEDICATA AI MALATI DI SLA

La fondazione Giovanni Raffo è stata fondata a Sestri Levante dal comitato con la finalità di raccogliere fondi per la ricerca col fine di scoprire la causa e la cura della SLA, fino all’arresto totale della progressione di questa difficile malattia. L’associazione bandisce concorsi per Borse di Studio biennali.

Ad oggi vi è la necessità di acquisire un apparecchio per la spirometria, con la precisa finalità di aiutare la respirazione dei soggetti in grave stato avanzato della malattia che, purtroppo, non sono più in grado da soli.

 

4) SCREENING OFTALMOLOGICO NEONATALE E DEL PRIMO ANNO DI VITA.

La grande primaria necessità e quella di sensibilizzare i pediatri, istruendoli e donandogli l’oftalmoscopio, strumento che prevede di verificare la vista ai neonati, snellendo le procedure presso i centri di nascita degli ospedali locali, questa azione mirata al nostro territorio sarà estesa poi su tutto l’arco ligure.

 

5) PREVENZIONE DEL CONTAGIO NOSOCOMIALE DA COVID19 IN PAZIENTI FRAGILI AFFETTI DA MACULOPATIA CANDIDATI A TERAPIA.

Il problema covid19 e la complicata logistica delle sale di aspetto delle strutture esistenti, che oggi devono prevedere le misure di distanziamento, hanno indotto a operare un nuovo sistema d’ intervento per i pazienti in terapia, ovvero quello “a domicilio” attraverso l’utilizzo di un ambulatorio mobile; si potrà fare visita ai quartieri dove risiedono pazienti affetti da queste patologie, ed in modo sicuro e puntuale intervenire.

L’acquisizione di un’ apparecchiatura OCT, l’assistenza capillare vedono un coinvolgimento in un service dai sicuri risvolti propositivi.

Queste sono le idee, alcune già attuate, altre in corso di definizione, aspettano solo di essere sviluppate, con l’aiuto di tutti noi, ognuno per le proprie competenze; sono aperto a ricevere altri input ed altre proposte da tutti.

Un’ultima considerazione, traendo spunto sempre dal nostro presidente internazionale Holger Knaack : non c’è un’età sbagliata per diventare rotariani, ogni età è benvenuta; persone di ogni età hanno qualcosa di importante da contribuire, per fare ciò dovremmo scegliere con cura i nuovi soci , assicurarci che siano adatti al club giusto e assicurarci che il club soddisfi le loro aspettative.

Ogni socio ci cambia un po’, porta una nuova prospettiva, nuove esperienze, solo accogliendo nuovi soci, facendo leva sulla loro esperienza possiamo crescere arricchendoci.

Auguro a tutti voi un buon anno rotariano ricordandovi che sono a disposizione ed aperto a ogni critica costruttiva.

Vi lascio con un consiglio:

Il Rotary VIVETELO.